martedì 5 maggio 2009

ehehehe

venerdì 20 giugno 2008

I love McQueen, Alexander McQueen!

Alexander McQueen stilista dall’indiscutibile talento comprende fin dall’inizio che, essenzialmente, nel teatro della moda è meglio suscitare una reazione, qualsiasi essa sia, che un applauso cortese. Con tattiche di shock si guadagna il titolo di "enfant terrible"e "hooligan della moda inglese".
Alexander McQueen celebre anche per i suoi defilè ai limiti dell’umana immaginazione.
Definito showman-designer manda in passerella donne scatenate, donne romantiche di altri tempi, donne violentate e stuprate, donne-uccelli, donne ossessionate dalle loro paure in contesti davvero unici e spettacolari come gabbie, stanze specchiate, ecc..
Le sue sfilate sono sempre uno show anche perché richiede spesso la collaborazione di Philip Treacy per i cappelli ed i copricapi più eccentrici. Ha sfilato in grandi spazi come alla Grande Halle de la Villette, al Palais Omnisport de Bercy ma anche in luoghi storici come il mitico Liceo Carnot.
La collezione autunno-inverno del 2002, presentata in occasione della settimana della moda di Parigi con alcune diversioni teatrali, è stata fino ad oggi la più stupefacente: tailleur di tweed con cinghie di cuoio, scolarette maliziose e liceali sensuali, un tocco di pizzo, stivali alti fino alla coscia, busti e corsetti. Un feticismo chiaramente romantico e perverso a un tempo, nonché una chiara dichiarazione di intenti.

La quintessenza di una moda fatta di stupore, eccentricità, paradosso, esagerazione, artificio, eccesso e lo stereotipo dello stilista omosessuale estroso, creativo, eccentrico, istrione si fondono nel genio di Alexander McQueen. Di quella “strega” di McQueen, come da oggi saremo autorizzati a chiamarlo. Lo stilista inglese ha infatti scoperto chissà come di avere sangue di strega nelle sue vene e che dalle ramificazioni del suo albero genealogico pende una strega impiccata a Salem. E’ stato questo lo spunto dal quale è stata ispirata una delle sue più recenti collezioni donna proposta a Parigi, aperta da un ologramma di Kate Moss apparsa tra i fumi in una piramide di vetro. Un mix di suggestioni dai Pre-raffaelliti a Lady Macbeth, in discesa libera fino al punk, per una collezione che l’ Ansa descrive come “…molto cupa, dai toni forti, lontana dall’immagine romantica, e ricca di esoterismo, tanto che il set della sfilata e’ dominato da una piramide capovolta, con modelle truccate da divinità egizie.”

martedì 17 giugno 2008

A scuola di sesso col frate


Dispensa consigli per raggiungere orgasmi paradisiaci, lui che in teoria non dovrebbe conoscere le gioie del sesso per via del voto di castità. Pare comunque che i suoi consigli funzionino. Secomdo The Sun che riporta la notizia, padre Ksawery Knotz è un frate polacco che insegna sesso sul suo sito internet e si è guadagnato ben presto il soprannome di "kamasutra cattolico".

«Al contrario di quello che si crede generalmente (e di ciò che dice il Papa, ndr) – spiega il monaco – la chiesa cattolica non mette al bando i piaceri della carne». Senza troppi giri di parole Knotz online parla di sesso in maniera esplicita anche servendosi di disegni e immagini. Resta il dubbio su come un religioso possa fornire le indicazioni per "orgasmi che portano dritto in paradiso". Mistero della fede. (Libero News)

lunedì 9 giugno 2008

FORZA ITALIA!!!

Ragazzi!!! stasera inizia l'avventura della nazionale italiana agli europei contro l'Olanda. Con l'augurio che questa squadra possa regalarci un'altra gioia come quella di 2 anni fa, voglio proporre quì di seguito una poesia che ho trovato su internet e che penso sia rivolta proprio alla nazionale, la poesià fa così:

FORZA ITALIA 

Forza alziamoci
il futuro è aperto entriamoci
e le tue mani unite alle mie
energie per sentirci più grandi - grandi

Forza Italia mia che siamo in tanti a crederci
nella tua storia un'altra storia c'è
la scriveremo noi con te

e Forza Italia
per essere liberi
e Forza Italia
per fare e per crescere

e Forza Italia
c'è il grande orgoglio in noi
di appartenere a te
ad una gente che
rinasce con noi

nella tua storia un'altra storia c'è
la scriveremo noi con te

e Forza Italia
è tempo di credere
dai Forza Italia
che siamo tantissimi
e abbiamo tutti
un fuoco dentro al cuore
un cuore grande che
sincero e libero
batte forte per te

Forza Italia con noi !




mercoledì 4 giugno 2008

ECO-BOMBE: finalmente si potrà uccidere senza inquinare!


"ECO" a voi finalmente un invenzione che proprio non se ne poteva fare a meno: la BOMBA ECOLOGICA!!!
Un'invenzione sensazionale che consentirà lo sterminio di essere umani senza danneggiare l'ambiente!
Ebbene si, tutti i ringraziamenti vanno ai ricercatori dell'Università di Monaco che pubblicizzano la loro scoperta con la cinica definizione:
"Con sostanze alternative a tritolo e ciclonite potranno uccidere in modo pulito"

Non mi è molto chiara una cosa però...ma gli essere umani non fanno parte dell'ambiente!?!? bhoooo

Già tempo fa ricercatori di tutto il mondo hanno cercato soluzioni meno aggressive per combattere una guerra:

- La "gay bomb", per esempio: avrebbe dovuto rilasciare un gas afrodisiaco tra le fila nemiche, invogliandole a festini in tuta mimetica (Ve li immaginate i soldati che cantano, ballano e amoreggiano sotto le note di YMCA!?!?) .
- Le "sting me/attack me" (pungimi/attaccami): un po' di chimica e i militari sarebbero diventati cibo irresistibile per api e ratti affamati
- Le "who? me?" (chi? Io?): bombe che avrebbero dovuto simulare flatulenza tra le truppe, demoralizzandole.

Posso provare anche io a proporre una bomba stramba: un'ordigno che allo scoppio infonda pace e amore a tutti!?!
uhauahauhauahua mi rendo conto che sarebbe la più strana, improbabile, irrealizzabile e improponibile tra tutte!!

Peace e Love!

mercoledì 28 maggio 2008

Fascisti Razzisti e Intolleranti


Così ci giudica il rapporto di Amnesty International sulla situazione dei diritti umani in Italia...
Come dargli torto???

Partiamo da ieri...
Ragazzi dei collettivi studenteschi della Facoltà di Lettere avevano ottenuto la sospensione di un convegno sulle Foibe a cui avrebbe dovuto partecipare Roberto Fiore, leader di Forza Nuova e condannato negli anni di piombo per associazione sovversiva e banda armata (pensò bene di scappare in Inghilterra.
Mentre i ragazzi stavano attaccando manifesti nei quali ribadivano la loro presa di distanza dal fascismo sono stati aggrediti da 5 esponenti di Forza Nuova armati di tirapugni e mazze ferrate arrivati a bordo di un auto nolleggiata.

Domenica, invece, c'era stato un attacco neonazista al quartiere Pigneto di Roma dove un banda di uomini armati di spranghe di ferro aveva compiuto una vera e propria spedizione punitiva contro i negozianti extracomunitari della zona in seguito al furto di un portafogli ad opera di un fantomatico Mustafà.

Sabato sera invece i neonazi se l'erano presa con il conduttore di una trasmissione radiofonica a tematica gay e l'avevano mandato all'ospedale intimandogli di smetterla.

In questi giorni inoltre il neosindaco di Roma Alemanno (che porta sempre al collo una croce celtica) aveva proposto durante un consiglio comunale di intitolare una strada a Giorgio Almirante, leader storico dell' MSI, del quale si celebra il ventennale dalla morte.
Per chi non conoscesse Almirante e il suo pensiero consiglio di leggere la neutra pagina di Wikipedia.
Per chi non avesse voglia di leggerla vi lascio una citazione presa dalla stessa pagina tanto per farvi comprendere il personaggio:

« Noi vogliamo essere, e ci vantiamo di essere, cattolici e buoni cattolici. Ma la nostra intransigenza non tollera confusioni di sorta […] Nel nostro operare di italiani, di cittadini, di combattenti – nel nostro credere, obbedire, combattere – noi siamo esclusivamente e gelosamente fascisti. Esclusivamente e gelosamente fascisti noi siamo nella teoria e nella pratica del razzismo »

Risalgono a un paio di settimane fa i fatti di Ponticelli dove gente del posto in seguito al tentativo di rapire una bimba da parte di una Rom(fatto peraltro abbastanza vago) aveva pensato bene di lanciare Molotov e dare fuoco ai campi Rom della zona, in una guerra tra pezzenti che ha avuto come risultato la fuga degli zingari da Ponticelli.(Vicenda che è divenuta oggetto di dibattito al parlamento europeo).

Il nostro Governo, che ha condannato tutti questi episodi, intanto ha varato un decreto legge nel quale introduce nel codice penale il reato di immigrazione clandestina non considerando affatto tutti i clandestini che in Italia vengono per lavorare da sfruttati e sottopagati per imprenditori della civilissima Italia.


Vincere le elezioni facendo leva sulla paura e sull'insicurezza generale è facile. Governare basandosi su questi punti è pericoloso: il pericolo si chiama deriva razzista e xenofoba.
Vogliamo davvero tornare così indietro????

Per concludere vi lascio queste parole di Bertold Brecht:

"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare."

mercoledì 21 maggio 2008

TANTI GALLI SULLA MUNNEZZA




Oggi il nostro amatissimo premier Silvio è arrivato a Napoli, capitale italiana della munnezza e della malavita, per tenere il suo primo consiglio dei ministri dove deciderà l'abolizione dell'ICI, le detassazioni degli straordinari, varerà il pacchetto sicurezza(extracomunitario=delinquente) e cercherà di risovere l'ormai decennale "emergenza rifiuti".
Subito si sono riuniti tutti i disoccupati, gli extracomunitari, gli indultati, gli abitanti di Chiaiano(dove è stato indivituato il sito per 1 nuova discarica) e i ragazzi dei centri sociali, ognuno per chiedere qualcosa a questo consiglio dei ministri...
Qualcuno ha preparato un enorme striscione con scritto "Silvio Santo Subito" e tutto il centro storico di Napoli è stato miracolosamente pulito da ogni sacchetto di munnezza(anche se in periferia la munnezza continua a marcire per le strade).
E' stato nominato Guido Bertolaso come sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'emergenza rifiuti e sono state individuate nuove discariche per far fronte all'emergenza.
Intanto in mattinata al comune è stato rinnovato il mandato per De Gennaro come commissario straordinario...

Ma davvero vogliamo credere che tutto questo servirà a risolvere il "problema munnezza" qua a Napoli????

Gli abitanti delle zone dove saranno situate le nuova discariche, appoggiati dal clan di turno, cominceranno a ribellarsi e a bruciare munnezza per strada e passeranno mesi prima che le discariche siano operative.
Intanto continueremo a mandare treni colmi di rifiuti indifferenziati in Germania che i tedeschi si faranno pagare giustamente a peso d'oro.
Al termovalorizzatore di Acerra i lavori sono fermi non si sa bene per quale motivo.
Sono ormai una cosa palese i rapporti tra enti locali, clan camorristici e aziende più o meno legali che si occupano dello "smaltimento dei rifiuti".
Il problema rifiuti va di pari passo con il problema camorra.
Non si può eliminarne uno senza eliminare l'altro.
Sono stati fatti blitz di polizia contro poveri cristi extracomunitari e in un giorno ne sono stati espulsi a centinaia. Perchè non si fa lo stesso con i camorristi????
Perchè qua in Campania malavita e politica vanno a braccetto; nel 2005 sono stati 135 i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose.
Il presidente della Provincia Bassolino(esponente di spicco del PD in Campania) è tuttora indagato per presunte illegalita nella gestione dei fondi per l'emergenza rifiuti.
Tutti i commissari e i subcommissari nominati dal governo non sono riusciti a fare 1 cazzo.

La munnezza per strada è solo la punta dell'iceberg: ci sono intere zone della provincia di Napoli e di Caserta utilizzate per anni, con il tacito consenso dei politici locali, come discariche abusive.
Venivano tutti, anche aziende della civilissima Padania, a sversare i loro liquami tossici ad Acerra o ad Aversa.
Hanno avvelenato la terra dove abitiamo.
Una terra una volta conosciuta perchè molto fertile, ora all'onore delle cronache perchè terra di munnezza e malavita.

Per cambiare la situazione non è necessario 1 consiglio dei ministri, è necessaria una presa di coscienza del popolo napoletano che deve cominciare a ragionare come si ragiona in tutto il resto del mondo civile.
L'arte di arrangiarsi, a pizza, o babbà,e spaghett' e o mandulino devono essere messi da parte.
Stamattina a Piazza Dante spiccava un cartello dei disoccupati che recitava:" NAPL ERA CHIù BELLA QUANN CE STEVN TOTò E PULLECENELLA".Penso rappresenti tutto quello che si deve evitare: bisogna voltare pagina, guardare avanti e non restare ancorati a stereotipi del passato.

Prima di togliere la munnezza che è per le strade bisogna prima togliere la munnezza che ancora esiste nella testa di tanta gente qua a Napoli.
Solo così Napoli sarà la spendida città che potrebbe essere.


Per concludere vi lascio una serie di citazioni prese un pò dappertutto riguardo Napoli(per farvi capire che le cose nn sono cambiate tanto nel corso dei secoli):

U.S. citizens traveling to or through the area of Naples may encounter mounds of garbage, open fires with potentially toxic fumes, and/or sporadic public demonstrations by local residents attempting to block access to dumps.
Nota dell'ambasciata americana a Roma per i cittadini statunitensi, 10 luglio 2007


Tu che sei stato più volte in Italia e conosci di più gli italiani, mi spieghi perchè a Napoli non riesco mai a trovare un telefono pubblico che funzioni? Per me è un mistero inquietante.
Pablo Neruda ad Ernest Hemingway - Epistolari


Il popolo è numerosissimo, villano, nudo, maligno, ripugnante quanto mai; la plebe di Napoli è la più strafottente, la più spudorata, la più oziosa, la più sudicia ed indecente che io abbia mai visto nei miei viaggi.
Leandro Fernandéz de Moratìn (1760-1828, letterato spagnolo)


Qui nessuno sa nulla dell'altro, quasi non s'accorge degli altri che gli passano accanto; tutti scorazzano in paradiso da mattina a sera senza preoccuaprsi di alcunchè. E quando comincia a ribollire la vicina bocca dell'Inferno, giammai si industriano per salvarsi e per fuggire: chiedono aiuto al sangue di San Gennaro; e con che si difende o cerca di difendersi tutto il resto del mondo dalla morte e dal diavolo, se non col sangue?
Johann Wolfgang Goethe - Viaggio in Italia (1787)


I lazzaroni napoletani sono i più squallidi miserabili che si possano immaginare; in nessun altro paese d'Europa si vede un popolo cosi spaventoso. Nemmeno tra i facchini delle vetrerie londinesi si troverebbero due o tre selvaggi come questi. E sono a Napoli decine di migliaia questi lazzaroni e non uno di essi dorme mai in un letto: tutti dormono sui gradini che son davanti ai palazzi o sulle panche della strada. Ne vedete alcuni - e ciò che è davvero scandaloso - sdraiarsi sotto i muri di Palazzo Reale e starsene lì per tutta la giornata a riscaldarsi al sole come tanti maiali: lo spettacolo è dei più disgustosi.
Samuel Sharp (1700-1778) - Letters from Italy (1767)


I lazzari sono una razza che esiste solo a Napoli, e possono considerarsi come un vero e proprio fenomeno morale a sé stante. Se ne contano decine di migliaia, non hanno nè stato, nè occupazione, nè possedimenti, nè dimore, nè mezzi fissi di sussistenza, non facendosi notare che per l'estrema miseria e cattiveria, e tuttavia formano una specie di corpo politico che spesso in passato come oggi ha allarmato il governo e il re.
Johann Georg Keyssler (1693-1743)


A proposito di Napoli, potrei darvene un'idea esatta in due parole, dicendovi che questa città è un paradiso abitato da diavoli. Ma la definizione, già assolutamente veritiera, vi sembrerà eccessiva. E allora ve lo dimostrerò con argomenti convincenti: il primo è che tutte le prigioni sono sempre stracolme di carcerati; il secondo è che non passa giorno in cui non si senta parlare di rapine, o di assassinii; il terzo è che non corre settimana senza che si faccia impiccare qualche Napoletano; alla piazza del Carmine, ad esempio. Ma come si potrebbe far altrimenti con un popolo che non pensa ad altro che a commettere delitti?
Michel Guyot de Merville (1696-1755) - Voyage historique dans l'Italie